lunedì 2 novembre 2015

Come trasmutare il dolore fisico con l'osservazione


Osservazione e trasmutazione del dolore fisico.

Come possiamo trasmutare un'emozione osservandola, possiamo trasformare il dolore fisico guardandolo negli occhi. Ho sperimentato su di me solo su determinati dolori, ad esempio mal di testa da stress, dolori da coliche (addominali).

Quando compare un dolore fisico ne siamo catturati completamente perchè ci immedesimiamo con il nostro apparato psicofisico, noi diventiamo il dolore.


Osserviamolo  attentamente con benevolenza, senza giudicarlo. All'inizio sembrerà aumentare, questo ci porterà a distogliere lo sguardo su di esso. Ma è solo un'illusione anch'esso.

Osserviamolo dall'esterno ma non lo rifiutiamo. Vedremo che prenderà una forma, avrà un colore e forse anche un suono. All'inizio sarà dura, ma esso si trasformerà e si dissolverà nel nulla.

Se il dolore non prenderà una forma naturalmente, provate a dargli una forma voi. Immaginate ad esempio che da una forma sferica diventi un punto sempre più piccolo fino a scomparire. Oppure che si trasformi in un' enorme goccia d'acqua che sta evaporando. Non c'è limite alla vostra immaginazione, ma dovete farlo con fermezza. Non vi abbandonate al dolore fino a diventare il dolore. Ripeto, esso sembrerà aumentare all'inizio, ma con la vostra osservazione durerà poco.

Potete provare anche a dargli un nome e dialogare con esso: perchè sei qui? Cosa vuoi dirmi? Può essere molto utile quando il dolore ha origine da un evento negativo, o da emozioni inconsce di cui non conoscete l'origine.
Il dolore rappresenta anche una richiesta di attenzione: un dolore psicologico, per lo più inconscio ci parla attraverso di esso. Il nostro bambino interiore allarga le braccia chiamandoci attraverso un suo pianto: abbracciamolo con Amore.


"Tutti conosciamo il dolore fisico, chi più chi meno, e lo possiamo affrontare ricorrendo alla medicina o in altri modi. Potete osservare il dolore con una mente che non sia attaccata, con una mente che osserva il dolore fisico dall’esterno. Si può osservare il proprio mal di denti senza esserne emotivamente, psicologicamente, coinvolti. Quando siete coinvolti nel mal di denti, il dolore aumenta e diventate terribilmente ansiosi, pieni di paura. Non so se ci avete fatto caso. La chiave sta nell’essere consapevoli del dolore fisico, fisiologico, biologico, senza esserne coinvolti psicologicamente. Essere consapevoli del dolore fisico sapendo che il coinvolgimento psicologico intensifica il dolore portando ansia e paura; e per tenere completamente fuori il fattore psicologico ci vuole una grande dose di consapevolezza, una certa qualità di distacco, di osservazione distaccata. E allora il dolore non distorce le attività della mente, e quindi il dolore fisico non comporta nessun movimento nevrotico della mente"
Jiddu Krishnamurti - On Love and Loneliness, p 132

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